Fotografia urbana, fotografia d’architettura, personal project;
l progetto qui descritto è una rielaborazione più personale del mio lavoro di tesi con una ricerca fotografica su un’altro brano di città .
Il titolo origianrio della tesi era “La città e la fotografia. Percezioni multiple e suggerimenti per un’idea di progetto” [https://www.politesi.polimi.it/handle/10589/58721] e aveva come obbiettivo “…quello di riconoscere i luoghi, fornire un atlante di immagini degli spazi e analizzare la percezione del loro valore. Tramite l’osservazione di questi elementi si sono potute trarre alcune considerazioni e avanzare temi di progetto”.
Questo lavoro traeva riferimento dalle idee espresse dall’arch. Stefano Boeri e dalle fotografie di Gabriele Basilico nel padiglione italiano della Biennale di Venezia del 1996 e nel libro del 1997 “Sezioni del paessaggio italiano”. Il concetto che è stato utilizzato come elemento di partenza si può individuare in questo estratto dell’autore: “…costruire un modo di conoscenza e di rappresentazione che ponga al centro la necessità di avvicinare il punto di vista degli attori sociali, di comprendere il significato dei simboli della loro quotidianità ; un modo di rappresentare le immagini dei luoghi degli abitanti con un linguaggio del senso comune, evidenziando le relazioni e i valori che permeano lo spazio abitativo …Questa ricerca trova nell’uso della fotografia un punto di riferimento importante per enfatizzare l’abbassamento della prospettiva d’analisi ad ‘altezza d’uomoâ€.
All’interno di questo lavoro accademico ho potuto concretizzare l’idea di un percorso fotografico urbano che fosse in grado di dare una lettura del tessuto urbano più immediata ma con uno strumento che permettesse di dare una lettura interpretata del paesaggio.
Successivamente ho riapplicato questo percorso fotografico urbano a un’altra parte di Verona, permettendomi in’oltre una lettura più libera e meno legata all’accademicità dello strumento di tesi.
Nel concreto ho individuato un’area che ero interessato ad indagare e su questa sono andato ad evidenziare un’ambito di tessuto definito con il percorso rettilineo di un viale che dal centro cittadino porta alla periferia sud [da Piazza della Brà al casello di Verona Sud].
Muovendomi in questo spazio, tramite lo strumento fotografico, ho cercato di dare una lettura del contesto senza puntare alla catalogazione ma cercando di dare una visione interpretativa del tessuto.